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Milano Fashion Week: la costume designer Elena Cretì veste Serra Yilmaz nel fashion film di Futuro Remoto

La Fashion Week ritorna dal 23 febbraio al 1° marzo 2021 con l’appuntamento più atteso dagli addetti ai lavori e dagli appassionati di moda, la presentazione delle collezioni donna autunno / inverno 2021/2022, e quest’anno il Salento si è ritagliato un ruolo di tutto rispetto con la presentazione della nuova collezione di Futuro Remoto, brand di gioielli del designer leccese Gianni de Benedittis, e la collaborazione di diversi professionisti salentini tra cui la costume designer leccese Elena Cretì all’interno del suo innovativo progetto artistico.

Per questa particolare edizione, Milano si trasforma in una passerella con sfilate dal vivo (poche) e digitali, per le quali è stata coniata l’espressione “Phigital”. Veri e propri “Fashion Film” realizzati con regie e cast da fare invidia al grande schermo nei quali, dalla produzione al fitting, nulla è stato lasciato al caso.

In pochi minuti, l’essenza di una collezione si snoderà come nella trama di un film che in questo caso prende il nome di “The dreamer’s room”: i gioielli del designer leccese De Benedittis, conosciuto nel settore col marchio di Futuro Remoto, sono stati presentati oggi (dalle ore 9.00 alle 18.00)in digitale, allure e mistero in un cortometraggio che vede la firma alla regia di Stefania Rocca, la produzione di Alberto Valenti e della Scirocco Films.

https://milanofashionweek.cameramoda.it/it/brands/futuro-remoto-presentazione/?fbclid=IwAR3VozavUDV-9RXp_x7Fo-MzGxiRpdzSPqDo0XSEdJERj51fHbYNTGgb9rI

Le personalità e i dettagli che ruotano attorno a questo grande lavoro corale contribuiscono alla riuscita di una gemma rara, che innova la presentazione delle collezioni e le eleva in un mondo tutto nuovo, fatto di innovazione e arte.

Tra i professionisti che hanno collaborato alla realizzazione del fashion film, girato a Lecce nelle scorse settimane, c’è una costume designer leccese, Elena Cretì, mente creativa e titolare di Degas, uno scrigno di grazia incastonato nel barocco leccese che da oltre vent’anni crea costumi per la danza e lo spettacolo diventando un’icona e un punto di riferimento irrinunciabile per ballerine e ballerini, maestri, coreografi e registi che si rivolgono a lei e alla sua sartoria artigianale per strutturare intere rappresentazioni.

Impegnata nella realizzazione dei costumi per “Le creature di Prometeo” per il Conservatorio Martini di Bologna, la costume designer ha fatto un salto dal teatro al cinema per vestire l’attrice principale del “Fashion Film”, la musa ispiratrice di Ferzan Ozpetek, Serra Yilmaz.

Coi suoi iconici capelli bluette e la forte personalità che la caratterizzano assieme ad un grande talento recitativo, l’attrice cult legata a doppio filo al regista di “Saturno contro”, è il fulcro della pellicola per la collezione di Futuro Remoto: è lei la voce narrante e il suo outfit doveva essere all’altezza del suo ruolo chiave.

Un caftano rosso in jersey è stata la scelta di Elena, tessuti e colori che catalizzassero l’attenzione su di lei, mentre tutt’attorno passa in rassegna una romantica decadenza, tra racconti del passato e suggestioni sognanti.

Un capo, dunque, che ha valorizzato l’attrice in scena e la sua funzione narrante e descrittiva della nuova collezione di Futuro Remoto, brand ideato e fondato dal designer Gianni De Benedittis che dal 2009 disegna e crea gioielli per le collezioni alta moda di Guillermo Mariotto, direttore creativo della Maison Gattinoni, e con il quale Elena Cretì è tornata a collaborare dopo molti anni in questo nuovo progetto: “Collaborare di nuovo con Gianni è stato un onore. Ci conosciamo da moltissimi anni e abbiamo sempre trovato il modo di unire le nostre forze e le nostre idee creative, ognuno nel proprio campo, facendole convergere. Stavolta mi ha coinvolto in un progetto meraviglioso ed ho avuto l’occasione di rapportarmi con grandi personalità del cinema – commenta la costume designer leccese -. Ho cercato di valorizzare al meglio Serra Yilmaz: per me è stato un grande vanto poter vestire una donna così talentuosa e di carattere”.