Il Punto di Pierandrea Fulgenzi: LECCE – INTER FINISCE 0-4 – GARA MAI IN DISCUSSIONE

Una partita senza storia vede l’Inter imporsi 4-0 al Via del Mare.
Risultato mai in discussione.
Nonostante una gara che per i primi 15 min aveva visto il Lecce reggere, alla prima vera sbavatura difensiva i nerazzurri sono andati a segno con Lautaro Martinez, dando vita ad una crepa che poi si trasformerà in voragine nel corso di un match che ha confermato come l’Inter sia vera candidata alla conquista dello scudetto.
Difficile commentare una partita come quella vista, perché sarebbe facile emettere giudizi negativi, anche in considerazione del fatto che non ha funzionato nulla nei piani di D’Aversa.
Obiettivamente, la squadra, oggi, nulla poteva contro la capolista, nonostante la buona volontà di alcuni elementi, penso a Piccoli, Blin, che hanno avuto sui piedi e sulla testa le uniche occasioni della gara a favore del Lecce.
Il primo gol di Lautaro manifesta il difetto di coordinamento della coppia Baschirotto-Tuba.
La seconda rete, firmata da Frattesi, evidenzia un Inter padrona del campo, tanto da costruire la segnatura direttamente dal portiere Audero (inoperoso).
Terza e quarta segnatura nerazzurra, su contropiede e su calcio d’angolo, sono frutto di forza che il Lecce non poteva contrastare.
Da domani comincia un mini-campionato, in cui il Lecce si gioca la salvezza, perché i giallorossi sono impegnati in ben tre scontri diretti (Frosinone-Verona-Salernitana), da cui devono uscire punti per il raggiungimento dell’obiettivo della permanenza.
Occorre approcciare queste tre gare con uno spirito più combattivo, ma soprattutto con una mentalità decisamente diversa, perché il rischio di venire risucchiati nella parte calda della classifica, adesso, è tangibile essendo la terzultima piazza distante solo 4 punti.
Sicuramente il valore della squadra deve essere misurato con le compagini di pari livello e il Lecce con chi è dietro in classifica, al momento, non ha mai perso nel girone di andata.
Certo ogni partita ha la sua storia, ma non si deve partire già sconfitti, quindi occorre giocare fino all’ultimo minuto di ogni match, anche per dimostrare di meritare un seguito di pubblico che anche oggi ha risposto al richiamo della partita, nonostante una situazione atmosferica particolarmente ostica, vista la pioggia ed il vento.