Il Punto sul Lecce di Pierandrea Fulgenzi: TRASFERTA AMARA, IL LECCE IN VESTE MR, HYDE CADE A BOLOGNA 4-0 SENZA APPELLO

Il Lecce cade rovinosamente a Bologna.
Questo 4-0 è frutto di una stagione di alti e bassi con prestazioni in stile Dr. Jekyll and Mr. Hyde. Inutile soffermarsi sui momenti salienti di una partita mai messa in discussione, visto che i giallorossi sono andati sotto già al 5′.
Il Lecce non ha giocato questa partita, lasciando ai fersinei iniziativa di palleggio.
Errori grossolani come quello di Krstovic a porta spalancata, oppure il secondo infortunio consecutivo di Falcone che si fa passare la palla sotto le gambe in occasione del raddoppio bolognese, sono indice di una squadra scesa in campo senza una chiara idea di come affrontare l’avversario.
Pomeriggio in cui non ha funzionato nulla.
Un’imbarcata determinata non tanto dallo strapotere avversario quanto dall’incapacità di mettere in campo una risposta adeguata da parte dell’undici giallorosso.
Una partita del tutto opposta da quella vista in casa contro la Fiorentina, dove la spinta emotiva aveva determinato una rimonta insperata.
Era prevedibile questo calo di tensione.
A livello generale, guardando chi sta dietro di noi (specie le ultime tre che interessano ai fini della salvezza), questa battuta di arresto non ha determinato un contraccolpo in classifica; certo un blackout tecnico come quello avvenuto ieri a Bologna non deve essere più ripetuto, perché non sempre le altre freneranno.
Adesso un’altra trasferta complicata: Torino.
Serve un approccio diverso. Consiglio, a questo punto, un rimescolamento dell’undici iniziale, dando la possibilità a chi spesso subentra di determinare la partita fin dai primi minuti, senza attendere sempre la fine della gara, chiedendo che venga estratto il coniglio dal cilindro, perché non si può sempre sperare nella rimonta clamorosa.
Perdere fa male, ma anche da questo si può trarre un insegnamento: ogni gara deve essere approcciato con la giusta cattiveria sportiva. Perché la sconfitta è consustanziale al calcio, ma dalla stessa ci si deve sempre rialzare.