Il punto sul Lecce di Pierandrea Fulgenzi: POTEVA ESSERE RECORD, INVECE NE ESCE SOLO UN PUNTO. IL LECCE NON CAPITALIZZA ED I SARDI NE APPROFITTANO, FINISCE 1-1

Sotto un cielo traboccante di acqua, immerso in un vento che solo al termine della gara si è acquietato, il Lecce si butta via e regala al Cagliari di Ranieri un punto. Finisce 1-1 al Via del Mare.
Una partita che lascia l’amaro in bocca, perché il pareggio sta stretto alla squadra giallorossa, in ragione delle moltissime occasioni da rete non capitalizzate durante tutta la partita.
Nel primo tempo, nonostante qualche azione di rimessa da parte dei sardi, il Lecce ha imposto il suo gioco, portandosi in vantaggio al 31′ con un bellissimo colpo di testa di Gendrey su calcio d’angolo pennellato di Oudin.
Il gioco dei giallorossi si è sviluppato in tutti i settori del campo con fluidità, tuttavia clamorose sono le occasioni sprecate per errori tecnici nell’ultima fase di impostazione. Eclatante la rete fallita da Krstovic al 38′, che da pochi passi dalla linea di porta mette fuori.
Nella seconda frazione di gioco, il Cagliari ha sempre più preso campo, complice un Lecce più remissivo, con molte più imprecisioni in fase di impostazione. Alla fine, dopo ennesima ripartenza concessa, il Cagliari al 68′, su sviluppo da calcio piazzato calciato da Viola, segna con Oristanio il gol del pareggio, decretato dalla goal-line tecnology, peccato, perché la dinamica dal vivo aveva mostrato un Falcone oltremodo strepitoso in un intervento salvifico, rivelatosi, però, infruttuoso.
Dopo il pareggio dei sardi la gara si è trascinata via, complice un Lecce che – nonostante i cambi – non è riuscito a dare la scossa. L’ingresso di Piccoli al posto di Krstovic non ha spostato gli equilibri e Almqvist che aveva rilevato Strefezza non ha brillato; nemmeno gli ingressi di Blin e Dorgu hanno spostato l’inerzia del match.
Difatti nel secondo tempo non si contano azioni pericolose degne di nota sui piedi dei giocatori del Lecce, se non qualche sporadica sortita degli esterni, senza però sviluppi interessanti.
Da notare che tutte le palle messe al centro non hanno mai trovato una deviazione decisiva in favore dei padroni di casa. Anzi, da registrare una super parata in distensione a mano aperta di Falcone al 71′, che salva il risultato.
Il Lecce sognava di trovere nella calza della Befana il record di punti (23) al termine del girone di andata, invece, si deve accontentare di terminare la prima parte della stagione a 21 punti (media di tutto rispetto: al di sopra di un punto a partita).
Il bilancio, pertanto, non può che dirsi positivo per gli uomini di D’Aversa, ma sarà un girone di ritorno difficile ed impegnativo, dove ogni punto varrà doppio.
Si riparte la settimana prossima contro la Lazio, che ci attende all’Olimpico voglioso di rifarsi dalla sferzata ricevuta nella partita di esordio di questo campionato al Via del Mare. Inutile dire che lo spirito di quel Lecce di inizio stagione sarebbe utile per avere la meglio sui bianco celesti di Sarri (che l’anno scorso acciuffarono il pareggio in un rocambolesco 2-2 all’ultimo secondo di una partita che aveva visto il Lecce andare per ben 2 volte in vantaggio).
Si attendono notizie dal mercato. Occorre rinfoltire il reparto offensivo, poiché allo stato appare il più in difficoltà, specie a causa dell’assenza forzata di Banda (impegnato in Coppa d’Africa con la nazionale zambiana).