20 anni fa, il 9 ottobre 2003, moriva Gaetano Quarta, fondatore dell’omonima azienda del caffè

di Wojtek Pankiewicz

«Ho fatto le condoglianze a tutti i dipendenti». Proprio queste furono le parole del figlio Antonio pronunciate il 9 ottobre 2003, 20 anni fa, giorno della scomparsa del padre Gaetano. Esse rendono probabilmente più di ogni altra considerazione il rapporto che don Nino aveva stabilito con i suoi collaboratori.

Il nome di Gaetano Quarta è legato al caffè. Al caffè dei leccesi. E al gusto, al profumo del Salento. Sia al tepore del caffè caldo, bevuto a casa o al bar, nei mesi più freddi, sia, per alleviare la sete e il caldo nelle nostre afose estati, al caffè in ghiaccio.

Don Nino ha dedicato tutta la sua vita al lavoro, al territorio e alla famiglia. Sempre con grande passione, entusiasmo e amore.

La sua azienda era anche la sua famiglia, la sua grande famiglia allargata. E azienda e famiglia erano tutta la sua vita. Erano il luogo per realizzare quei nobili valori nei quali fermamente credeva.

Lo caratterizzava il costante sorriso sulle labbra. E con quel sorriso in più di cinquant’anni ha sempre cercato, anche in posti molto lontani da Lecce e dal Salento, il meglio, la qualità, l’eccellenza, che poi egli sintetizzava nel suo prodotto, nelle sue miscele.

Don Nino ha fondato un’azienda ambasciatrice del Salento. Egli è stato un imprenditore, cavaliere del lavoro, che ha creato molti posti di lavoro e ha fatto conoscere il Salento in tutto il mondo. Un vero, fulgido esempio per i giovani che si affacciano al mondo dell’impresa.