“Palazzo Comi” a Lucugnano: la Provincia impegna 230mila euro per adeguamento logistico degli spazi e manutenzione dell’immobile

“Continua la nostra attenzione verso uno dei beni di inestimabile valore culturale del nostro Salento. Tutti, Provincia, Comune di Tricase, associazioni del territorio, abbiamo a cuore l’obiettivo di valorizzare sempre più l’antico Palazzo Comi, suggestiva dimora che ha accolto lo studioso a Lucugnano, per molti anni della sua vita, e che deve diventare sempre più punto di riferimento formativo, culturale, identitario”.

Le parole del presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva accompagnano il nuovo investimento che l’Ente mette in campo con una determinazione siglata dal dirigente del Servizio Edilizia, Programmazione Rete scolastica e Patrimonio Dario Corsini, anche a seguito delle sollecitazioni pervenute nei mesi scorsi dall’Amministrazione comunale di Tricase.

E’ stato approvato, infatti, il progetto di fattibilità tecnico-economica, redatta dall’Ufficio Tecnico Provinciale, relativo all’intervento di “Adeguamento logistico degli spazi e manutenzione dell’immobile denominato Palazzo Comi di Lucugnano”, per un importo di 230mila euro.

In seguito a sopralluoghi da parte del personale tecnico della Provincia, affiancato dai tecnici manutentori e consulenti, si è constatata la necessità di interventi di adeguamento degli spazi, con la conseguente manutenzione generale di tutto l’immobile.

Il consigliere provinciale delegato al Patrimonio Ippazio Morciano dichiara: “Si tratta di un intervento che si realizzerà in maniera complementare a quello di 250mila euro predisposto dal Polo Biblio Museale e da Regione Puglia, cui va il nostro ringraziamento, e che consentirà a Palazzo Comi di essere un vero attrattore culturale per il Sud Salento, con un investimento complessivo di circa 500mila euro. Ciò si è reso possibile grazie alla sinergia che si è costruita con il contributo fondamentale dell’Associazione Tina Lambrini-Casa Comi, che da sempre si impegna per la tutela e la valorizzazione del bene. Mi piace pensare che quello striscione “Occupiamoci di cultura”, che all’epoca delle mobilitazioni a tutela del bene campeggiò sulla facciata dell’edificio ad opera del Comitato pro Palazzo Comi, si sia tradotto negli interventi e negli ‘investimenti culturali’ della Provincia, riallacciando così a pieno titolo il rapporto tra il Palazzo e il territorio”.