“Crisi” di coppia, che opportunità!!

Nella società odierna le relazioni si caratterizzano per una sempre crescente paura: quella di legarsi all’altro e di perdere così la propria autonomia.

Questa emozione, insieme alla convinzione limitante che essere coppia limiti la propria libertà e che l’altro prima o poi costituisca un peso per la propria autorealizzazione, rende difficile l’instaurarsi di rapporti di coppia stabili e duraturi nel tempo.

Eppure l’essere umano è veramente capace di creare relazioni affettive stabili, intime e autentiche, a differenza di quanto la cultura moderna “dell’usa e getta” vorrebbe farci credere. Quanto può essere sana l’idea che per essere “liberi” bisogna sentirsi svincolati, non condizionatie che il disimpegno verso l’altro sia una dimensione da su cui fondare la propria vita?

In questo panorama la “crisi” della coppia non viene più vista come una occasione di crescita e cambiamento, ma come motivo di rottura: cosa accadrebbe se dessimo un nuovo significato a tale parola e la facessimo rientrare in un meccanismo sano e fisiologico che, se accettato, porta ad un rafforzamento della coppia e alla sua rinascita?

Giocano un ruolo fondamentale nella “incrinatura” di una relazione le aspettative, ossia quei pensieri rigidi e “magici” secondo cui nella coppia non vi saranno mai momenti di crisi e che tutto andrà sempre bene oppure che l’altro sarà in grado di amarci sempre con la stessa intensità e modalità con cui lo faceva nella fase iniziale di conoscenza reciproca. La delusione delle aspettative porterà con sè un senso di rabbia, colpa e/o frustrazione nei partner, per non essere riusciti a salvare la storia d’amore oppure per aver perso le attenzioni dell’altro tanto desiderate.

In realtà per superare tutte le crisi che la coppia dovrà affrontare, molto dipenderà dallacapacità dicomunicare in modo intimo e autentico.

Una volta che la relazione ha preso corpo, la sua qualità e continuità nel tempo, dipenderà, infatti, dal tipo di comunicazione che la coppia avrà utilizzato. E’ vero che ognuno ha un proprio stile comunicativo che è stato interiorizzato a partire dalle prime interazioni con le figure di riferimento, per lo più quelle genitoriali e che porta dentro la vita di coppia; uno stile a volte caratterizzato da dinamiche disfunzionali o addirittura dannose per il proprio dialogo con se stessi e con l’altro. Vi sono infatti alcuni aspetti della comunicazione che vanno ad influenzare la qualità della relazione stessa: ad esempio l’abitudine a criticare, ridicolizzare, accusare, generalizzare, cambiare argomento, minimizzare, sdrammatizzare, dare consigli, etc. son tutti errori comunicativi che vanno a bloccare l’intimità, attaccare il vissuto dell’altro e ad indebolire la stima reciproca.

Una buona comunicazione si basa su “regole” che possono essere apprese e che devono considerarsi ottime alternative a tutte quelle strategie comunicative inconscie e disfunzionali, apprese da bambini, che vanno a minare la qualità e la continuità della relazione.

In un percorso di counseling la coppia si ritaglia uno spazio in cui prendersi cura di se, migliorare le proprie capacità espressive, sentirsi responsabili di un cambiamento che può rispondere positivamente ai bisogni individuali e, contemporaneamente, a quelli di coppia. Prima che le difficoltà diventino un amaro motivo per allontanarsi reciprocamente, sarebbe opportuno rivolgersi per tempo a chi può supportare la coppia a trovare nuove soluzioni e nuove energie. Il counselor è un professionista che può favorire il conseguimento di nuove consapevolezze utili anche al proprio sviluppo personale e valorizzare le risorse di ciascuno.

Simona Greco

Counselor professionista AT