Novoli venera il suo Santo Patrono, Antonio Abate: il 6 gennaio l’intronizzazione del simulacro e l’inizio della Novena

Al via le celebrazioni preparatorie ai solenni festeggiamenti che culmineranno nei prossimi 16, 17 e 18 gennaio 2021 e che, ogni anno, a Novoli, fanno da “apripista” alle altre festività patronali che si snodano nell’ampia provincia di Lecce, nel corso dell’intero anno.

Quella di quest’anno, come è prevedibile, sarà un’edizione. Le severe restrizioni legate alla pandemia non consentiranno di dar luogo alle tradizionali espressioni di festa che, da secoli, si perpetrano nel piccolo Comune nord salentino. Tutto sarà dunque concepito e vissuto all’insegna dell’essenzialità salvaguardando i momenti più significativi della devozione attraverso la Liturgia, l’amministrazione dei Sacramenti e la proposta di alcuni momenti folkloristici che, si spera, potranno essere garantiti e partecipati soprattutto attraverso i moderni mezzi della comunicazione sociale.

Intanto, il 6 gennaio 2021, si parte, alle ore 18.30, con l’intronizzazione del simulacro ligneo del santo anacoreta, Antonio Abate, al termine di una concelebrazione eucaristica che sarà presieduta da S.E. Mons. Cristoforo Palmieri, Vescovo emerito della diocesi di Rrëshen (Albania), prenderà il via il novenario che sarà guidato dal sacerdote passionista Antonio Parrino ed incentrato sul tema dei vizi capitali.

Seppur la presenza in chiesa sarà contingentata (per rispettare le regole anti Covid), la Comunità non sarà privata di un momento di grazia – nove giorni di fermento pastorale a tutto tondo – per l’ascolto della Parola di Dio ed il ringraziamento al Signore mediante il Sacramento eucaristico, “segno certo di salvezza al popolo convocato in assemblea santa”.

“All’inizio di questo nuovo anno in cui si registra, ancora, la presenza epidemica del covid, che così profondamente ha segnato, in tutti i sensi, la vita di tante persone in tante parti del mondo, ci stringiamo con più devozione al nostro Santo patrono Antonio abate, difensore contro le epidemie che affliggono il corpo e protettore contro i vizi che lacerano lo spirito” scrive il parroco don Luigi Lezzi nel suo indirizzo di saluto alla comunità novolese. “Con le parole di Papa Francesco che, nell’omelia di capodanno, ha detto che, accanto al vaccino per il corpo, serve il vaccino per il cuore e questo vaccino è la cura, la cura degli altri, del mondo, del creato, vogliamo vivere insieme il tempo di preparazione alla festa di S. Antonio Abate, meditando e riflettendo sulle malattie dell’animo umano, i vizi capitali, che ci isolano dagli altri e ci allontanano da Gesù il Signore, unico medico dell’anima e del corpo. Ci metteremo, dunque, alla scuola della Parola – conclude don Luigi – per essere veri discepoli, come lo è stato il nostro Santo, per trasformare la nostra esistenza in una parola che produce e opera la salvezza personale e comunitaria”. 

Un popolo che si incontra e si racconta, dunque, attraverso un cammino lungo nove giorni che vedrà alcuni momenti significativi per un ulteriore approfondimento. 

Domenica 10 gennaio, in chiesa, alle ore 19.30 una video-conferenza sul tema “La vita di S. Antonio Abate, fonte di luce per il nostro secolo”: in collegamento dall’Egitto, sarà ospite Sherine Helmy Salama, una cristiana ortodossa di rito copto.

Giovedì 14 gennaio, in chiesa, al termine della Celebrazione Eucaristica presieduta da Papàs Nik Pace, parroco di San Niccolò dei Greci a Lecce, si terrà una conferenza sul tema: “Considerazioni sulla vita monastica in Oriente partendo dall’esempio di Antonio il Grande”. Sarà lo stesso don Nik Pace a guidare la riflessione.

Tutti i giorni, alle ore 9, alle 17 ed alle ore 18.30 saranno celebrate le Messe. Nella funzione vespertina delle ore 18.30, presieduta dal parroco don Luigi Lezzi, il Padre Predicatore terrà il suo pensiero omiletico fino al culmine della novena, il 15 gennaio, in cui, alle 19.30, è prevista la veglia di preghiera animata dai giovani novolesi.

Il 16 gennaio, poi, alle 15.30, una “virtuale” benedizione degli animali sul sagrato antistante la Chiesa: non è prevista la presenza fisica dei fedeli né, ovviamente, degli animali domestici. Sarà soltanto un momento di preghiera simbolico in cui il parroco invocherà la benedizione di Dio sulle creature di cui Antonio Abate è stato “eletto” protettore.

Immancabile, come ogni anno, l’appuntamento con l’Arcivescovo di Lecce, Mons. Michele Seccia, che il 17 gennaio, alle ore 10.30, in Chiesa, presiederà la concelebrazione eucaristica alla presenza del clero locale e delle autorità civili e religiose.

Ogni giorno, tutte le celebrazioni delle ore 18.30 saranno trasmesse in diretta su PortaLecce e Telerama (Ch 12 del DT). Le Messe delle ore 9 e delle ore 17, invece, potranno essere seguite in diretta streaming sui canali social della parrocchia (https://www.facebook.com/SantiPatroniNovoli

Per quanto attiene ai riti civili, l’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco, Marco De Luca, da tempo è al lavoro per approntare un programma che illustrerà ai giornalisti ed alla comunità in un’apposita Conferenza Stampa convocata a Novoli, nella chiesa di Sant’Antonio Abate, per venerdì 08 gennaio 2021 alle ore 11.

“L’Amministrazione Comunale di Novoli è al lavoro per l’imminente festa patronale – dichiara il Sindaco, Marco De Luca un momento di preghiera e di festa irrinunciabile per tutti i novolesi e tanti fedeli. Stiamo studiando un formato inedito della festa che ci consenta di garantire la tradizione e rispettare il sentimento religioso, ma soprattutto il pieno rispetto delle stringenti normative per prevenire la diffusione del contagio da Covid-19. La situazione dei contagi è ancora in evoluzione e dovremo essere in grado di fronteggiare qualsiasi evenienza che possa giungere nei prossimi giorni.

Quest’anno potremo vivere una festa più intima e vicina alle origini, rivolgendo maggiore attenzione al potente messaggio di preghiera e carità che la vita di Sant’Antonio Abate ci offre. Non sarà facile rinunciare ai tanti momenti di festa, ma sono sicuro che la cittadinanza e i fedeli comprenderanno bene la gravità della situazione e l’estrema responsabilità che la situazione richiede a ognuno di noi.Faremo di tutto – conclude De Luca – per non rinunciare al propiziatorio fuoco della nostra Fòcara, ma tutto dovrà avvenire nella massima sicurezza. Solo così potremo onorare al meglio il nostro Santo Patrono”.