Share connection per famiglie unite e connesse: «Condividere il wi-fi per far studiare i ragazzi che non ce l’hanno»

Far studiare i ragazzi le cui famiglie non hanno la connessione internet.

Un problema molto più grande di quello che si pensi dal momento che nel 2018 l’ISTAT aveva stimato che una famiglia su quattro non aveva la connessione internet. Oggi questa situazione rischia di creare una discriminazione tra i ragazzi che devono seguire le lezioni scolastiche da casa.

Il mondo della scuola si sta mobilitando per far consentire agi studenti di poter assolvere all’obbligo formativo e continuare a studiare, implementando metodologie della DAD (didattica a distanza), che prevede che tutti gli studenti siano connessi.

Anche a Lecce è arrivato il tam tam dell’associazione Manzoni people di Torino. Si chiama “!Famiglie unite e connesse” ed è uno strumento di solidarietà di vicinato a favore di bambini e ragazzi che non hanno in casa una connessione alla rete necessaria per la didattica a distanza.

L’iniziativa prevede che i nuclei famigliari che hanno a disposizione una rete wireless presso la propria abitazione, su base volontaria, la mettano a disposizione di chi non ce l’ha.

«Quando è possibile, chiediamo a tutti i genitori di stampare la locandina allegata e di appenderla nel proprio androne all’interno dei condomini: si potrà così dare una mano a chi è più in difficoltà e a superare quelle barriere che rafforzano le disuguaglianze. Un modo semplice per sostenersi a vicenda in un momento difficile, dando un aiuto concreto a chi rischia di rimanere indietro a causa di una situazione svantaggiata, anche solo a livello tecnologico”.