Due detenuti affetti da Tbc nel carcere di Lecce, Osapp: “Poliziotti non messi al corrente”

Carcere di Lecce

Due detenuti affetti da Tbc nel carcere di Lecce e i poliziotti penitenziari ne sono rimasti ignari. Lo denuncia il vice segretario regionale Osapp Puglia Ruggiero Damato.

“Sono passati pochi giorni dal grave episodio di un detenuto affetto da TBC entrato in contatto con alcuni agenti di polizia penitenziaria per i quali, ancora oggi, non è stato disposto nessun accertamento; ieri un altro caso di un detenuto inviato presso il reparto speciale del Vito Fazzi per problemi psichiatrici che, si è scoperto, era sotto trattamento terapeutico sanitario per infezione da TBC, al momento non infettivo. Rimane l’evento grave in quanto i poliziotti adibiti al trasporto in ospedale e chi lo sta piantonando non è stato messo a corrente di tale patologia, al contrario di quello che prevede il protocollo che prevede  di mettere in atto le dovute precauzioni attraverso l’uso di mascherine e profilassi”.

“Tali comportamenti irresponsabili possono mettere seriamente a  rischio la salubrità degli operatori di polizia penitenziaria e di quella pubblica per ovvie ragioni, per tanto chiediamo alla Dirigenza del penitenziario leccese di, conclude Damato – attuare tutte gli accertamenti sanitari di profilassi nei confronti dei poliziotti coinvolti, notiziando  anche l’autorità giudiziaria competente in quanto non è più possibile assistere a tutto ciò, facendo un appello anche al primo cittadino della città di Lecce in quanto titolare della sicurezza pubblica in senso lato e di riflesso di quella pubblica”.