Per la prima volta nel Salento il vice segretario dell’Unione per il Mediterraneo

Il Mediterraneo come snodo cruciale del ragionamento sui cambiamenti climatici e fucina di nuove politiche, anche dal basso, per frenare il disastro. È questo il fil rouge della seconda serata dei preludi alla Notte Verde di Castiglione d’Otranto, gli appuntamenti che accompagnano alla grande festa di sabato sera. Ospiti d’eccezione per il 29 agosto sono Grammenos Mastrojeni, diplomatico italiano e vicesegretario generale dell’Unione per il Mediterraneo, di cui è il responsabile per l’azione climatica, e le comunità rurali del nord Albania impegnate, grazie al Cospe onlus, in un processo di conversione ecologica.

Dibattiti, laboratori, musica, cibo, giochi ecologici per bambini: anche per il secondo giorno, si conferma la caratura della Notte Verde, organizzata da Casa delle Agriculture Tullia e Gino, con il coinvolgimento di un centinaio di realtà e il patrocinio del Comune di Andrano.

«È una manifestazione che si prende cura del territorio e lo nutre con i saperi delle buone pratiche agricole. La Notte Verde – commenta Salvatore Musarò, sindaco di Andrano – è un’esperienza che coinvolge una comunità di donne e di uomini motivati da una scelta di vita radicale, promotori consapevoli di un orizzonte che richiede dapprima un cambiamento del proprio stile di vita, appassionati suscitatori di nuove speranze per il nostro territorio. La Notte Verde riassume e traccia le linee di questo impegno continuo e fornisce a tutti noi gli spunti per una maggiore comprensione dei problemi legati alla terra e al rapporto con la natura. Quest’anno la riflessione si soffermerà sui mutamenti climatici e sulle sfide che questo scenario comporta a partire dalla necessità di costruire una rete dal basso che accompagni il cambiamento delle politiche ambientali. I Governi Locali hanno il dovere di raccogliere il grido di allarme di tutta la comunità scientifica. L’ amministrazione comunale raccoglie fin da subito questo appello che la Notte Verde lancerà quest’anno facendo proprie le istanze rilanciate dalla Casa delle Agriculture»..

Il programma del 29 agosto

Il secondo giorno dei preludi si apre, in mattinata e nel primo pomeriggio, con le escursioni in Kayak a Marina di Andrano, a cura di 18 Meridiano escursioni (su prenotazione: 351/9970029). Nel tardo pomeriggio, si ripeterà l’esperienza di sei laboratori in contemporanea per la Scuola delle Agriculture, in collaborazione con il progetto “Costruttori di Futuro” promosso da Istituto Oikos Onlus e Agenzia Italiana di Cooperazione allo Sviluppo: la Scuola dei beni comuni con Massimo De Angelis; L’asino che vola, laboratorio interattivo con asini per bambini e per persone con altre abilità, a cura di Patrizia Ponzio, ricercatrice UniTorino; Parla come mangi, corso di scrittura rurale curato da Luisa Ruggio; L’Africa insegna:recuperare l’acqua e coltivare in aridocoltura, workshopcon Jackson Senteu Kanai, agronomo Masai responsabile agricolo ong Karibuni- Langobaya, Kenya; Trame e intrecci, workshop di Isabella Faggiano (stilista, scenografa e costumista) a cura di Free Home University; Re/Lax: Lab of recycled wood axis, dalle 15 alle 19,progettazione e realizzazione di sedute per spazi pubblici con riutilizzo di legno di scarto, promosso da BiEM, progetto architettonico e tutoraggio a cura di Suhd Studio.

Chi è Grammenos Mastrojeni

La sera del 29 agosto, alle 20.30 sul palco di zona Trice (via Depressa), grande protagonista sarà Grammenos Mastrojeni, diplomatico italiano e vicesegretario generale dell’Unione per il Mediterraneo, di cui è il responsabile per l’azione climatica. Converserà con Danilo Lupo, giornalista di La7, sul tema Clima e pace, il ruolo del Mediterraneo.

Da 25 anni, Mastrojeni, da antesignano, si occupa delle connessioni esistenti fra tutela dell’ambiente, coesione umana, pace e sicurezza: ha pubblicato il primo articolo sul tema già nel 1994, anticipando il primo allarme ufficiale emerso nel 1997 con il rapporto Geo-1 curato dal Programma delle Nazioni unite per l’ambiente. Ha insegnato Soluzione dei conflitti in diversi atenei, in Italia e all’estero e, nel 2009, la Ottawa University in Canada gli ha affidato il primo insegnamento attivato da un’università sulla questione Ambiente, risorse e geostrategia. Coordinatore per l’eco-sostenibilità della Cooperazione allo Sviluppo, è stato delegato alle Nazioni Unite, console in Brasile, consigliere politico a Parigi e, alla Farnesina, responsabile dei rapporti con la stampa straniera e direttore del sito internet del Ministero degli Esteri. Collabora con il Climate Reality Project, iniziativa rivolta a diffondere la consapevolezza dei rischi legati al cambiamento climatico lanciata dal premio Nobel Al Gore. È l’autore di Effetto serra, effetto guerra, scritto insieme al climatologo Antonello Pasini (Chiarelettere, 2017). Fra le sue pubblicazioni ci sono anche Il ciclo indissolubile. Pace, ambiente, sviluppo e libertà nell’equilibrio globale (Vita e Pensiero, 2002); L’ecorivoluzione necessaria (Edizioni Scientifiche Italiane, 2008); L’Arca di Noè. Per salvarci tutti insieme (Chiarelettere, 2014); Ora o mai più. Un decennio, e non oltre, per salvare noi stessi e la Terra (Amazon, 2016).

Le comunità rurali nord albanesi

Alle 21.30, si prosegue con Conversione ecologica lungo la rotta adriatica: la presentazione delle buone pratiche del progetto Alleanza per lo sviluppo e la valorizzazione dell’agricoltura familiare nel Nord Albania. Dialogo conGiorgio Menchini, presidente Cospe; Tiziano Quaini, coordinatore Associazione Veneta Produttori Biologici e Biodinamici; Marijan Toma, agricoltore albanese. Modera Virginia Meo, OltreMercatoSalento. Il loro progetto ha come scopo proprio quello di aumentare la sovranità alimentare e sostenere uno sviluppo socio-economico locale di tipo sostenibile attraverso la promozione dell’agricoltura familiare e del turismo rurale.

Si conclude alle 22.30 con MI CORAZON es el que CANTA, viaggio musicale dal Mediterraneo all’America Latina nel live di Gigi Cardigliano ed Francolino Viva.