Antonio Quarta : Caffè alla leccese o caffè in ghiaccio?: “Lo inventò mio nonno”

A ripristinare la verità sulla polemica di fine estate interviene – e chi poteva farlo meglio di lui ? – l’imprenditore del caffè Antonio Quarta è non ha dubbi: “La storia non si può cambiare, è stato mio nonno ad inventarsi la bevanda amata da tutti e nota come “caffè alla leccese”

“Fu mio nonno Antonio Quarta Senior – che aveva una fabbrica del ghiaccio venduto a peso – ad inventarsi quella straordinaria alchimia tra il caldo aroma di un caffè appena fatto e la frescura di quell’acqua cristallizzata al punto giusto, con l’obiettivo di rendere quel mix tonificante, ma pure dissetante”.

Ciò a differenza del caffè in ghiaccio alla salentina che è “un’elaborazione del caffè in ghiaccio con aggiunta di latte di mandorla o, a richiesta, soffiato“.

Dunque, dietro un semplice caffè in ghiaccio, esiste l’intera storia di un’epoca e di una cultura, che si è sviluppata in un’azienda famigliare, che ne ha un patrimonio prezioso, anche per il territorio, e lo serve da anni e anni in modo fedele alla tradizione.

“Capisco quindi, ripeto, la voglia di concedersi un momento di pausa dai problemi che affliggono il nostro territorio, davvero tanti”, conclude l’imprenditore, “ma, per favore, non facciamo danni con prese di posizione che non hanno in verità alcun fondamento storico. E che rischiano paradossalmente di danneggiare il Salento stesso – e la sua economia – cancellando la storia e la tradizione di una delle specialità attrattive per cui noi salentini siamo famosi nel mondo”

“Invano si ricerchi questa bevanda fuori dai confini di Lecce, scriveva tempo fa Antonio Maglio – racconta l’imprenditore – il concetto stesso di “caffè in ghiaccio” è totalmente estraneo, infatti, a fiorentini e milanesi”. Insomma, sia la miscela “Avio” – così chiamata in omaggio agli avieri che frequentavano il bar aperto da Antonio Quarta senior subito dopo la seconda guerra mondiale – che il caffè in ghiaccio, “in poco più di mezzo secolo, sono entrati a pieno titolo nella storia di Lecce”.