Nardò, in arrivo 4 milioni per le “case minime”

Da Bari arriva la certezza, gli immobili di edilizia residenziale pubblica di via Duca D’Aosta e di via Crispi, le cosiddette “case minime”, saranno completamente riqualificati. La determina n. 524, firmata dalla dirigente della Sezione Politiche Abitative della Regione Puglia Luigia Brizzi, ha inserito le due candidature del Comune di Nardò tra quelle meritevoli di finanziamento nell’ambito del bando previsto dal programma “Sicuro, verde e sociale: riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica”. Bando che, nello specifico, prevede interventi di efficientamento energetico, di razionalizzazione e riqualificazione degli spazi, operazioni di acquisto o di locazione di immobili da destinare alla sistemazione temporanea degli assegnatari di alloggi oggetto degli interventi. Altissimo il punteggio ottenuto dai due progetti (100 e 90 i punti assegnati), che risultano tra i migliori nell’elenco dei 142 progetti di Arca e Comuni pugliesi che hanno ottenuto il finanziamento e che consentono di ottenere oltre 4 milioni di euro a fondo perduto.

Nel dettaglio, come già annunciato nelle scorse settimane, il primo dei due progetti candidati è stato redatto dal raggruppamento temporaneo di professionisti costituito dall’ingegnere Ottavio Ivan Piccione, dal dottor Alvaro Margiotta e dal geologo Andrea Vitale e riguarda la completa trasformazione del complesso immobiliare di via Duca d’Aosta. È prevista la realizzazione di dodici alloggi (quelli esistenti sono nove) e il costo è di poco più di 1 milione e 938 mila euro. Il secondo progetto è stato redatto dal raggruppamento temporaneo di professionisti costituito dall’ingegnere Michele Durante, dall’architetto Antonio Greco e dal geologo Andrea Vitale e riguarda la completa trasformazione del complesso immobiliare di via Crispi. È prevista la realizzazione di sedici alloggi (quelli esistenti sono dodici) e il costo è di poco più di 2 milioni e 77 mila euro. Nel complesso, inoltre, i due progetti prevedono anche l’acquisto di due immobili e la locazione di altri diciannove, che saranno messi a disposizione degli assegnatari degli alloggi oggetto degli interventi per il tempo dei cantieri, cioè necessario agli interventi stessi.