Sarà inaugurata sabato 11 dicembre 2021, alle ore 16:00, nelle sale del Piano Nobile del Castello Aragonese, la mostra “Versicolorati. Dante Pantaleone Virgilio. Storia, storie, leggende a settecento anni dalla morte del Sommo Poeta” curata da Donato Catamo, considerato fra i massimi esperti delle arti figurative contemporanee. La mostra sarà visitabile fino al 10 gennaio 2022.Alla presentazione, coordinata da Valeria De Iaco e Giuseppe Massimiliano Monteduro, sarà presente il Sindaco Cariddi e interverranno Hervè Antonio Cavallera, Gianni Pellizzari, Vito Petracca, Gabriele Bernardi, Enzo Lazzari, Donato Maurizio Pedone. Vito Petracca leggerà alcuni versi della Divina Commedia sulle immagini del pavimento musivo della Cattedrale Ss. Annunziata di Otranto, sulle note musicali di Eleanna Greco.Catamo ha dedicato cinque anni della sua vita in attività di ricerca e di traduzione in forme e colori dei contenuti dei versi della Divina Commedia che si intrecciano mirabilmente con i mosaici pavimentali della Cattedrale di Otranto, mettendo a confronto le due opere magne in cui riscontra più che analogie o similitudini, vere e proprie corrispondenze.Tant’è che alcuni versi del padre della lingua italiana sembrano scritti proprio sulle immagini del pavimento della Cattedrale di Otranto. Dante è stato a Otranto? È un’ipotesi caldeggiata da autorevoli studiosi di caratura internazionale e ripresa dal pittore, che la fa propria e la rilancia con convinzione.Tutte le 85 opere in esposizione sono dominate dall’essenzialità dell’idea di base, grazie anche alla tecnica che l’artista predilige, ovvero il pastello ad olio. Colori puri di partenza, ma che permettono grande libertà di lavorazione, cioè per sovrapposizione, successive sfumature, possibilità di tirare il colore con le dita per fonderli, per produrre effetti di profondità e densità.Sembra un’esecuzione abbastanza semplice, ma l’effetto è misterioso, pieno di fantasia cromatica, di fascino e di stupore che avvicinano alla sua natura di sognatore. Ecco, allora, Dante. Un rapporto di diretta inter-comunicazione fra il mondo iperuranio delle idee e quello onirico della Divina Commedia, ma mediato anche dalle suggestioni del mosaico della cattedrale idruntina.”Siamo lieti di ospitare una mostra del maestro Donato Catamo, nostro conterraneo, originario di San Cassiano di Lecce, artista stimato e conosciuto in tutto il territorio nazionale e non solo”, dice il Sindaco Cariddi. “Un’occasione per rinnovare e rinforzare ulteriormente lo stretto rapporto con la sua terra natia. Le sue opere riflettono il legame con Dante e le figure del mosaico della nostra Cattedrale che unisce antico e contemporaneo e che diventa percorso da seguire anche in futuro. Sono sicuro che saranno apprezzate dai visitatori del nostro Castello che rappresenta ormai il contenitore culturale principale della Città e che negli anni ha ospitato prestigiose mostre ed eventi che hanno riscosso un notevole successo”.