Vigilia dell’Immacolata: la tradizione salentina della puccia col tonno

Tradizione vuole che nella vigilia dell’Immacolata in tutte le case salentine si rispetti il digiuno. Il 7 dicembre, infatti, si è soliti pranzare solo con la puccia condita rigorosamente con il tonno.

C’è chi ci aggiunge capperi, alici e svizzero, ma di base la puccia con il tonno è ciò che la tradizione comanda. Ciò che conta è non mangiare carne.

La puccia è un tipo di pane devozionale, ma in questo giorno si possono mangiare anche le pittule, realizzate con farina, acqua e lievito e poi fritte, una leccornia da degustare semplice o condita.

L’etimologia del nome ‘puccia‘ pare derivi dal latino ‘buccellatum‘, che era un tipico pane consumato velocemente dai legionari romani. Era in genere di piccole dimensioni in modo che fosse anche facile da trasportare. I contadini salentini, probabilmente rifacendosi al pane dei soldati, ne svilupparono quindi una loro variante, spesso condita con olive.