Galatina, sei sindaci contro la riorganizzazione dei reparti dell’ospedale: “Non ci si ammala solo di Covid”

Sono sei i sindaci salentini che dicono no alle ultime disposizioni della direzione generale Asl Lecce sulla riorganizzazione di reparti e servizi nell’Ospedale “Santa Caterina Novella” di Galatina.

I sindaci di Galatina, Marcello Amante, di Aradeo, Luigi Arcuti, di Sogliano, Giovanni Casarano, di Neviano, Fiorella Mastria, di Cutrofiano, Luigi Melissano, di Soleto, Graziano Vantaggiato esprimono il loro dissenso in una nota:
“Il riordino del nosocomio, tagliando servizi ambulatoriali e riducendo un’offerta di assistenza sanitaria già ai limiti del consentito, causerà non pochi effetti negativi sull’utenza, nella consapevolezza che non ci si ammala di solo covid19”.

“E’ ben evidente a tutti il ritardo, nazionale o regionale in questa fase poco importa, con cui si è inteso mettere in campo le contromisure immaginate e programmate già dal mese di luglio, anche nell’ospedale di Galatina, per contrastare l’eventuale quanto probabile conseguenza della seconda ondata del virus”, continuano i primi cittadini, “Oggi, seppur nella concitata necessità di recuperare il tempo perduto, riteniamo non ci si possa far guidare dalla fretta disponendo chiusure di reparti e interruzione di servizi con un ulteriore depauperamento di professionalità del Santa Caterina Novella”, evidenziano. A maggior ragione, puntualizzano “se questa riorganizzazione impatterà pesantemente su tanti cittadini del nostro distretto sanitario” .

I sei sindaci chiedono dunque un incontro al governatore Emiliano e al direttore generale della Asl di Lecce, il dott. Rodolfo Rollo, chiedono di congelare ogni iniziativa che vada oltre i reparti del padiglione De Maria.