Marco Tavani è il nuovo presidente dell’Istituto Nazionale di Astrofisica

Fra i massimi esperti dei fenomeni più violenti dell’universo e ‘papà’ del satellite italiano Agile, progettato per osservarli, Marco Tavani è stato nominato presidente dell’Inaf con un decreto del ministero per l’Università e la Ricerca e succede a Nichi D’Amico, prematuramente scomparso il 14 settembre. Socio dell’Accademia dei Lincei, 63 anni appena compiuti e una lunga esperienza di studio e lavoro negli Stati Uniti, Tavani è rientrato in Italia alla fine degli anni ’90, in tempo per entrare a far parte della missione Agile, dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi). “Sono stato fortunato”, ha detto. Ma sa che oggi, “quando i giovani vengono immessi nel mondo della ricerca, molto spesso in Italia non trovano possibilità di lavoro adeguate e vanno fuori: è un paradosso che la nostra scuola dia una buona formazione scientifica a decine di migliaia di giovani e che poi molti di essi restino all’estero: facciamo un favore enorme ai nostri cugini d’oltralpe e degli Stati Uniti”. E’ una situazione “che dobbiamo assolutamente migliorare, cercando di fare come in altri Paesi, dove c’è un contributo pubblico e un contributo da parte dell’industria”.