La vendemmia 2020 di Conti Zecca: un tripudio di colori e profumi intensi

Il lavoro di un intero anno giunge al suo culmine con la vendemmia, ormai molto lontana dall’immagine bucolica della pigiatura a piedi nudi, resa cult da Celentano ne Il Bisbetico Domato. È indubbio, però, che la vendemmia mantiene sempre il suo fascino, essendo un tripudio di colori e profumi intensi. La cantina Conti Zecca è da circa due settimane in pieno fermento per la raccolta, lavoro impegnativo considerando gli oltre 300 ettari di proprietà ubicati tra Leverano, Veglie e Salice Salentino. Clemente Zecca, che insieme al padre e agli zii è alla guida dell’azienda di famiglia, racconta come vengono svolte le operazioni in questo periodo:

“La vendemmia è la fase finale di un lavoro certosino che, mese dopo mese, i vignaioli effettuano in campagna, cercando di lasciare al caso il meno possibile. Molto dipende dalle condizioni climatiche che hanno caratterizzato l’annata, condizioni che si possono prevedere fino a un certo punto: ecco perché è importante lavorare bene durante tutto l’anno, affinché si diano alla pianta gli ‘strumenti’ adeguati per metterla in grado di affrontare al meglio situazioni avverse o impreviste. Se la vendemmia meccanica ci permette di ridurre tempi e costi assicurando un prodotto di buona qualità, sicuramente la vendemmia manuale permette di ottenere una qualità superiore perché l’uva viene raccolta integra. Questo tipo di raccolta la riserviamo ai nostri cru, cioè determinati vigneti delimitati che abbiamo individuato nelle nostre proprietà, da cui si ricava un vino di qualità superiore con spiccate caratteristiche organolettiche. La vendemmia manuale impegna i nostri collaboratori dalle prime luci dell’alba, in modo da fermarsi a metà mattinata prima che il caldo diventi proibitivo. Donne e uomini che conoscono molto bene il territorio e le uve, tagliano con delicatezza e precisione i grappoli migliori, effettuando una prima selezione. L’uva viene posta in cassette e subito trasportata nel nostro stabilimento.

Il lavoro di precisione non si ferma al vigneto. Arrivate in cantina, le cassette con l’uva vengono poste per una notte in apposite celle frigorifere: abbassando la temperatura si evitano ossidazioni e si favoriscono profumi più freschi e intensi. La mattina dopo, si passa alla cernita post-vendemmia: dalle cassette, l’uva viene distribuita in modo omogeneo su un tavolo vibrante ai cui lati sono posizionati gli operatori che eliminano tutti gli elementi estranei come residui vegetali o acini in condizioni non ottimali. Questo tavolo è direttamente collegato alla diraspatrice dove avviene un’ulteriore selezione, eliminando chicchi rotti o con diversa maturità. Dopo che gli acini passano dal gruppo pigiante, si prosegue con la vinificazione.

Decenni di esperienza e tradizione incontrano migliori competenze nella conduzione dei vigneti e l’avanguardia di macchinari di cantina che ci consentono un’alta qualità della produzione, per avere un prodotto sano, buono e rispettoso del territorio di provenienza.”