Esplosione di Beirut, due salentini coinvolti

La sera del 4 agosto Beirut, capitale del Libano, è stata travolta da una doppia esplosione nella zona del porto. Autorità e organizzazioni internazionali parlano, per ora, di un totale di 137 vittime e di 5mila feriti, mentre la conta degli sfollati ha già superato le 300mila unità. Lo scoppio è stato così violento da essere percepito fino all’isola di Cipro, distante 160 chilometri, travolgendo cittadini fino a un chilometro di distanza dalla deflagrazione. Il totale dei danni si aggira, a seconda delle stime, fra i 3 i 5 miliardi di dollari Usa.

In quell’inferno si sono ritrovati coinvolti anche due salentini: una giovane di Specchia, Veronica Lia, 31 anni, che risiede in Libano da alcuni mesi assieme al compagno libanese e suo padre, ex sindaco di Specchia, Antonio Lia, che si era recato dalla figlia in vacanza pochi giorni prima. La ragazza pare sia rimasta ferita in seguito alla violenta esplosione, ma ha riportato solo ferite lievi ed è stata già, fortunatamente, dimessa. Il compagno, invece, che avrebbe subìto un colpo alla testa, è in attesa di ulteriori accertamenti.

Il padre al momento della deflagrazione si trovava fuori dalla città e sarebbe, pertanto, illeso. La loro abitazione è stata rasa al suolo. A renderlo noto è stata l’amministrazione comunale di Specchia:

“L’Amministrazione Comunale tutta dedica un pensiero a tutte le vittime che ieri sono state colpite dall’esplosione di Beirut.

Ci sentiamo particolarmente e profondamente vicini ai nostri concittadini specchiesi che hanno vissuto da vicino questo dramma perché presenti in Libano.

Un caloroso in bocca al lupo di pronta guarigione alla nostra concittadina rimasta ferita.

Il Sindaco e tutti i Consiglieri Comunali”.