Il lockdown e le casse comunali leccesi: drastico calo delle entrate

Il sindaco di Lecce, Carlo Salvemini, all’indomani dell’approvazione del bilancio di previsione, commenta l’ammanco di 20 milioni nelle casse comunali:

“Oggi in Giunta abbiamo approvato lo schema del bilancio di previsione 2020, che ora dovrà essere portato in Consiglio Comunale.

Dal punto di vista finanziario l’emergenza sanitaria e il lockdown hanno significato un drastico calo delle entrate – pari a circa 20 milioni di euro – che ha messo ulteriormente in difficoltà il già problematico bilancio del Comune di Lecce. Che si è aggiunto al venir meno di una significativa previsione di entrata relativa al rimborso delle spese per i palazzi giudiziari negli anni passati, per effetto di una sentenza del Consiglio di Stato.

Con un ente già in manovra di riequilibrio, la pressione fiscale già al massimo, chiudere il bilancio di previsione è stata una impresa durissima, ottenuta solo grazie all’impegno degli uffici comunali e alla disponibilità al sacrificio da parte di tutti i settori dell’amministrazione.

A soccorso delle casse degli Enti comunali è venuto il Governo, in parte con trasferimenti straordinari, in parte con la possibilità di rinegoziare i mutui. A ciò abbiamo affiancato un severo lavoro di spending review del quale sono stati interessati tutti i settori, che ci ha consentito di tagliare spesa corrente non obbligatoria e non contrattualizzata (acquisto di beni e servizi) per circa 1,5 milioni di euro, senza toccare la spesa sociale. Siamo così riusciti nell’impresa di rimettere ancora una volta in piedi il bilancio comunale, che resta in cammino sul sentiero impervio del risanamento.

Sono consapevole del fatto che parlare pubblicamente di conti, bilanci e numeri non cattura l’attenzione e l’immaginazione della cittadinanza diffusa, ma è necessario da parte mia insistere per ricordare a tutti che la nostra volontà di fare sempre di più e sempre meglio è quotidianamente sottoposta alle ragioni del bilancio, che descrivono un ente in disequilibrio finanziario, costretto a sforzi e rinunce che in condizioni normali potremmo evitare.

Il nostro obiettivo, nell’arco del mandato, è garantire, a beneficio delle amministrazioni future, condizioni economico-finanziarie migliori di quelle nelle quali noi siamo stati costretti ad operare. Perché l’orizzonte al quale guardiamo va oltre il tempo che ci vedrà impegnati in prima persona nell’amministrazione comunale.

Andiamo avanti, uniti”.