Gli ispettori ambientali della città di Nardò “compiono” un anno e stilano un bilancio delle attività e dei risultati raggiunti sui fronti della vigilanza ambientale e dei rifiuti, nonché soprattutto della informazione e sensibilizzazione utili a prevenire comportamenti contrari alla difesa del suolo e del paesaggio e alla tutela dell’ambiente. Entrati in servizio a luglio del 2019 (con un’unica pausa forzata per l’emergenza sanitaria da marzo a maggio 2020) gli ispettori hanno effettuato circa 200 servizi sul territorio e elevato verbali complessivamente per circa 15 mila euro. Nel mirino la mancata differenziazione e l’abbandono dei rifiuti, oltre a tutte le altre violazioni della ordinanza sindacale n. 40/2019. Non solo un nutrito pacchetto di contestazioni di violazioni di diversa natura, ma anche una capillare attività di informazione ed educazione dei cittadini e dei titolari delle attività commerciali circa le corrette modalità di differenziazione, gestione e smaltimento dei rifiuti domestici e di quelli derivanti da attività lavorative, esercizi commerciali (fissi e ambulanti), aziende, ecc.
“Credo – dice l’assessore all’Ambiente Mino Natalizio – che anche i neretini abbiano conosciuto e saputo apprezzare ormai gli ispettori che quotidianamente vigilano sulla corretta differenziazione dei rifiuti, spesso semplicemente “affiancando” gli utenti con consigli, informazioni e indicazioni sulle corrette modalità di raccolta e deposito. È un supporto validissimo e utile, che ha funzionato da subito e di cui siamo molto soddisfatti. Un anello della catena in quel gioco di squadra che serve alla nostra città per sostenere il processo di crescita e di piena maturazione dal punto di vista ambientale”.
Gli ispettori ambientali sono venticinque, sono coordinati da Wanda Dolce e operano con una divisa e un tesserino di riconoscimento sotto l’egida tecnico-operativa della Polizia Locale e dell’ufficio Ambiente del Comune di Nardò. Lavorano in stretta collaborazione anche con Bianco Igiene Ambientale. In questo primo anno di lavoro gli ispettori hanno ricevuto e verificato centinaia di segnalazioni provenienti dalla Polizia Locale, da Bianco Igiene Ambientale e dagli stessi cittadini. Attraverso il servizio di front-office, disponibile nella sede di piazza San Pietro (ex ufficio dei Servizi Sociali), gli utenti infatti possono chiedere informazioni relative alla gestione della raccolta differenziata e di ogni tipo di rifiuti, chiedere informazioni sulle corrette pratiche di raccolta, appunto fare segnalazioni relative ad ogni attività irregolare o sospetta in tema di decoro e rifiuti. Una possibilità in più offerta agli utenti oltre all’indirizzo di posta elettronica isp.ambientalinardo@libero.it o all’apposito modulo di segnalazione disponibile presso il Comando di Polizia Locale di via Crispi.
In particolare, in questo periodo dell’anno, gli ispettori stanno effettuando servizi mirati contro gli abbandoni in campagna e in altre zone periferiche, di vigilanza sulle aree pubbliche destinate a mercato e sulle isole ecologiche a servizio delle spiagge. In quest’ultimo caso il servizio di vigilanza (anche con appostamenti notturni) integra la videosorveglianza garantita dalle fototrappole mobili, con l’obiettivo di evitare che le isole diventino discariche di comodo di chi non fa la differenziata o semplicemente si rende responsabile di comportamenti superficiali. Molto importante risulta la costante attività di sensibilizzazione sull’utilizzo corretto dei bidoncini presenti nell’isola ecologica e quindi sulla necessità di fare la differenziazione dei rifiuti. Decisiva in questo caso la collaborazione di associazioni o di gruppi di cittadini responsabili, come accade con il Comitato di Quartiere di Torre Squillace. Un altro “terreno” su cui stanno operando gli ispettori è quello dei controlli serali nelle attività commerciali nelle marine di Santa Maria al Bagno e Santa Caterina, con l’obiettivo precipuo di indirizzare e sensibilizzare i titolari verso comportamenti corretti nella gestione dei rifiuti.
Altre situazioni delicate che ogni giorno gli ispettori affrontano sono quelle della cattiva abitudine di utilizzare il sacco nero in plastica per la raccolta dei rifiuti (che può costare 50 euro di sanzione ai sensi dell’ordinanza n. 40 oltre alla eventuale violazione per mancata differenziazione) o dell’utilizzo dei cestini stradali per i rifiuti domestici (in questo caso la sanzione è di 500 euro ai sensi dell’ordinanza n. 114).
“I risultati di questo primo, intenso e difficile, anno di attività – spiega Wanda Dolce – vanno oltre le nostre aspettative e ci spingono a proseguire con ancora più dedizione e impegno. Pensiamo di aver fatto un lavoro attento sulla sensibilizzazione dei cittadini, a cui abbiamo spiegato come si fa la differenziazione, perché è importante e in generale i rischi che corrono a causa di un approccio sbagliato nei confronti dell’ambiente. Poi ovviamente abbiamo dovuto anche accertare e sanzionare tante violazioni, nei casi in cui l’attitudine a fregarsene è più forte del buon senso e della responsabilità individuale. Devo ringraziare innanzitutto gli ispettori, poi l’assessore Natalizio per il supporto quotidiano, la Polizia Locale e Bianco Igiene Ambientale per l’indispensabile collaborazione”.