Patrunu e sutta: il gioco della “stracciatella”

Il gioco della ” stracciatella ” (conoscevate questo nome?) ha avuto una vasta diffusione, nei tempi passati, nel meridione, specie nel Salento ove era conosciuto come gioco de ” patrunu e sutta “.
Gli amici si riunivano in una cantina o bettola, e fatto il tocco ordinavano il vino per tutti. Il ” tocco ” serviva a designare il padrone del vino nonche’ il sotto padrone. Il padrone poteva bere finche’ ne aveva voglia, ma quando decideva di invitare gli altri alla bevuta, doveva avere sempre il consenso del sotto padrone. Il gioco durava finche’ il vino non veniva consumato e poteva essere ripetuto piu’ volte. L’obiettivo naturalmente era quello di lasciare asciutto qualcuno o come si dice tuttora in gergo: ” de lassare all’urmu “. Questa dizione ha una sua spiegazione; nel medioevo vendite e contratti si effettuavano nelle piazze che di solito erano ombrate da olmi, e si perfezionavano con l’offerta del vino, sicche’ colui che non concludeva il contratto restava all’olmo (urmu) , e per conseguenza non beveva…….
Continuo a a scrivervi questi vecchi termini dialettali……..sempre per non dimenticare.

Gianni Binucci