di Bruna Caroli, Psicologa del Consultorio Diocesano “La Famiglia”
Troppi
impegni, troppi incontri, troppa attività senza profondità, senza
tempo per riflettere, assorbire, rielaborare. Quasi una vita senza il
senso, il significato, il pensiero vero, la parola giusta, l’azione
adeguata. Senza…. Senza respiro. Sì, in affanno. Sembra che questo
affanno la nostra anima lo abbia trasmesso ad un’entità
elettromagnetica: un virus, e che questo abbia risposto, come un’eco,
al nostro correre senza meta, girando in tondo; un correre
senza respiro.
E
così il respiro è diventato il focus dentro il quale tutto si
esaurisce e tutto riparte.
Qual
è l’organo colpito? I polmoni! Cosa oggi viene restituito ai
polmoni? Quelli che riprendono a respirare? Un’aria pulita, tersa,
senza inquinamento. E tutto si riverbera nei pensieri diventati più
calmi, più pacati, capaci di regalarci una visione meno distorta e
più profonda della nostra vita. Eppure, guardandoci intorno, questa
sembra una vita sospesa, congelata: gli impegni rinviati, le scuole
chiuse, le strade che risuonano solo dei rari passi di qualche raro
passante. Vita sospesa, vita regalata alla riflessione, alla
preghiera, all’ascolto, al respiro profondo !