Fino al 1871 a Lecce e in tutta Italia non vi erano indicate vie, ma antiche denominazioni popolari, ed erano ancora in uso le isole per indicare un rione o una zona. Queste isole avevano i numeri civici, non solo alle abitazioni ma anche ai monumenti e alle Chiese; oggi nella nostra citta’ ne sono rimasti solo quattro, uno vicino al Sedile, due vicino la Chiesa Greca e uno non visibile nell’androne di un palazzo in via Principi di Savoia, posizionato prima della costruzione del nuovo portale; il quinto numero civico che prima si poteva vedere e’ stato haime’ cancellato dalla mano maldestra di un operaio un annetto fa, e si trovava vicino la Chiesa di San Matteo. Quindi nel 1871 , dopo l’Unita’ d’Italia, per il primo censimento nazionale, l’amministrazione comunale di Lecce affido’ al giudice e storico L. De Simone, l’incarico di attribuire ad ogni via , piazza e vicolo del centro storico una precisa e definitiva denominazione, cosi’ sparirono le isole. Egli attribui’ oltre 200 nomi di personaggi storici, uomini illustri o distintisi nella nostra citta’, piu’ altri nomi generici. Forse esaurendo i nomi dei personaggi, il De Simone lascio’ prive di denominazione ben 9 corti, un larghetto, una piazzetta e tre vie, lasciando la vecchia denominazione tradizionale, Dei 200 nomi oggi ne sono rimasti l’80%, i restanti sono stati cambiati negli anni successivi.
Gianni Binucci