Il Coronavorus minaccia i mercati internazionali: a rischio 167 milioni di import dalla Cina al Salento

A portrait of a young woman wile wearing a face mask for protection from cold and flu and viruses.

L’Osservatorio Economico del Salento, diretto da Davide Stasi, ha analizzato gli scambi commerciali dal 2013 ad oggi tra Cina e Salento. Lo studio esamina la dinamica delle esportazioni e delle importazioni riferite alle province di Lecce, Brindisi e Taranto.

«Il rischio contagio avrà ripercussioni anche sui mercati internazionali», rileva Stasi. «Il coronavirus avanza, l’economia si ritrae e le conseguenze, economiche e logistiche, per le aziende piccole, medie e grandi seguono la curva dell’emergenza sanitaria. Difficoltà che non riguardano soltanto l’export, perché molte imprese importano componentistica e la crisi potrebbe portare a fermi produttivi. Oltre all’elettronica, ad esempio, la Cina produce la gran parte dei bulloni d’acciaio nel mondo».

Lecce: Nei primi mesi del 2019 sono stati importati dalla Cina articoli e prodotti per un valore di ben 34 milioni e mezzo di euro ed esportato per poco più di 5 milioni, con un saldo commerciale negativo di ben 29 milioni e mezzo di euro. Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, la bilancia commerciale continua a pendere a favore dei prodotti «made in China». Le esportazioni verso la Cina sono cresciute del 23,1 per cento, mentre le importazioni sono aumentate del 24,6 per cento.
Nei primi mesi del 2018, da gennaio a settembre, sono stati importati beni e prodotti per un valore di 27,6 milioni di euro ed esportato per poco più di 4 milioni, con una perdita di 23 milioni e mezzo di euro.
Guardando ad un periodo più lungo, dal 2013 al 2018, le esportazioni verso la Cina sono aumentate del 63,9 per cento (da 3,4 milioni a 5,5 milioni di euro); mentre le importazioni dalla Cina sono cresciute addirittura del 106 per cento (da 18,7 milioni a 38,5 milioni di euro).
Questo l’andamento della bilancia commerciale, anno per anno: meno 15,3 milioni di euro nel 2013 a scapito della provincia di Lecce; meno 20,3 milioni nel 2014; meno 23,9 milioni nel 2015; meno 26,8 milioni nel 2016; meno 27,7 milioni nel 2017 e meno 32,9 milioni nel 2018.

Brindisi – Nei primi mesi del 2019, da gennaio a settembre, sono stati importati dalla Cina articoli e prodotti per un valore di 9 milioni e mezzo di euro ed esportato per 26,7 milioni, con un saldo positivo di ben 17,3 milioni di euro.
Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, la bilancia commerciale si è ribaltata a favore dei prodotti locali. Le esportazioni verso la Cina sono cresciute del 250 per cento, mentre le importazioni sono aumentate del 7,5 per cento.
Nei primi mesi del 2018, da gennaio a settembre, sono stati importati beni e prodotti per un valore di 8,7 milioni di euro ed esportato per 7,6 milioni.
Guardando ad un periodo più lungo, dal 2013 al 2018, le esportazioni verso la Cina sono aumentate del 200 per cento (da 4 milioni a 12 milioni di euro); mentre le importazioni dalla Cina sono diminuite del 16,9 per cento (da 13,4 milioni a 11,1 milioni di euro).
Questo l’andamento della bilancia commerciale, anno per anno: meno 9,3 milioni di euro nel 2013 a scapito della provincia di Brindisi; meno 7,4 milioni nel 2014; meno 6,2 milioni nel 2015; meno 5,9 milioni nel 2016; meno 14,3 milioni nel 2017 mentre nel 2018 la bilancia si è ribaltata, registrando un saldo positivo per circa un milione di euro.

Taranto – Nei primi mesi del 2019, da gennaio a settembre, sono stati importati dalla Cina articoli e prodotti per un valore di 123 milioni e mezzo di euro ed esportato per 3,5 milioni, con un saldo negativo di ben 120 milioni di euro.
Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, la bilancia commerciale resta negativa. Le esportazioni verso la Cina sono diminuite del 12,7 per cento, mentre le importazioni sono aumentate del 20,3 per cento.
Nei primi mesi del 2018, da gennaio a settembre, sono stati importati beni e prodotti per un valore di 4 milioni di euro ed esportato per 102,7 milioni, con un saldo negativo per 98,7 milioni di euro.
Guardando ad un periodo più lungo, dal 2013 al 2018, le esportazioni verso la Cina sono calate del 20,4 per cento (da 8,3 milioni a 6,6 milioni di euro). In calo pure le importazioni dalla Cina del 24,4 per cento (da 170 milioni a 128 milioni e mezzo di euro).
Questo l’andamento della bilancia commerciale, anno per anno: meno 161,6 milioni di euro nel 2013 a scapito della provincia di Taranto; meno 103,8 milioni nel 2014; meno 107 milioni nel 2015; meno 123,6 milioni nel 2016; meno 142,3 milioni nel 2017 e meno 122 milioni nel 2018.