Come un’araba fenice

Non è stata una settimana facile quella appena trascorsa per la società di Via Colonnello Costadura: non solo la sconfitta pesante di Verona, ma anche un finale ci calciomercato che ha creato non poche polemiche. Se la coperta resta corta in attacco, come ammesso anche dal tecnico romano alla vigilia del match con il Torino, il centrocampo con gli innesti di Deiola, Saponara e Barak sembra aver trovato finalmente quantità e qualità. Proprio contro i granata è arrivata la prima vittoria tra le mura amiche del Via del Mare, vittoria per nulla casuale ma frutto di bel gioco e geometrie finalmente ritrovate dalla squadra giallorossa. Saponara e Barak sono stati assolutamente determinanti: il primo con i suoi movimenti tra le linee e i passaggi millimetrici per Lapadula e Falco, il secondo fondamentale in tutte le fasi di gioco ha permesso al Lecce di chiudersi meglio, dando maggiore protezione alla difesa. Il Toro falcidiato dalle assenze e in piena crisi di identità dopo le brutte sconfitte con Atalanta e Milan, non ha mai impensierito la formazione salentina. A pagarne le conseguenze è stato il tecnico Mazzarri, esonerato nella notte. Dopo le ceneri della partita di Verona non era facile riprendersi, ritrovare la vittoria ma soprattutto il gioco, bisogna darne atto. Il Lecce è letteralmente risorto come una fenice nel giro di una settimana e questo non può che far guardare con ottimismo per il prosieguo del campionato. Guai però ad abbassare la guardia: domenica pomeriggio ci sarà la difficilissima trasferta di Napoli e sabato 15 lo scontro diretto quasi decisivo contro la Spal. La sensazione è che se il Lecce affronterà le restanti partite giocando come ieri, se ritroverà gli ultimi giocatori infortunati potrà mettere in difficoltà chiunque e giocarsi fino alla fine la tanto desiderata salvezza.