Un’immagine che rappresenta al meglio il momento del Lecce calcio è quella di una nave in mezzo al mare che non riesce a tirarsi fuori dalla tempesta in cui è coinvolta e affonda inesorabilmente verso l’abisso della serie B. Non ci sono scusanti che tengano per il disastro avvenuto ieri pomeriggio nella “fatal” Verona, non c’è infortunio o assenza che regga, perchè si può perdere nella vita così come nel calcio ma non in questo modo disarmante. La partita con l’Inter che sembrava aver rianimato gli undici giallorossi purtroppo è da catalogarsi come un episodio fortunato e ieri ne abbiamo avuto la dimostrazione. Gli errori difensivi ormai sono una costante della stagione, possibile che non si riesca a porvi rimedio? Ieri per l’ennesima volta la squadra giallorossa è stata letteralmente sovrastata fisicamente dall’avversario. Senza grinta, senza determinazione non ci si salva, questo è evidente. Il Lecce onestamente sembra smarrito, sembra aver perduto le certezze di inizio campionato e l’ultimo posto in classifica adesso è lontano solo un punto. Sicuramente le colpe di questa situazione non sono da attribuire esclusivamente al tecnico Liverani, il responsabile di una campagna estiva disastrosa non è sicuramente lui. La strada per la salvezza è in salita, ma nulla è ancora perduto. Società e allenatore possono ancora salvare la nave in mezzo al mare, ma ci vogliono i rimedi giusti, a cominciare dai rinforzi che devono arrivare negli ultimi giorni del mercato di gennaio. I tifosi credono ancora fortemente nella salvezza, mi auguro che lo facciano anche gli undici calciatori che scendono in campo.