Dalla brigata in cucina alla squadra in campo: lo chef di Bros’ annuncia la nascita di Bros Rugby Club

Lo chef Floriano Pellegrino, mente di Bros’, noto ristorante da una stella Michelin a Lecce, punta allo sport annunciando la nascita di Bros rugby club, una squadra di rugby che dal Salento vuole farsi vedere e valere.

“Il pensiero è un gioco straordinario, capace di costruire e rafforzare le volontà di ognuno – scrive in un post su Facebook in cui annuncia la nuova avventura – Ho voluto circordarmi di ragazzi giovani e capaci, ma non in talento, bensì in attitudine; capaci di resistere e reagire ai miei stimoli, volenterosi di alzare sempre di più l’asticella”.

Il lavoro di brigata in cucina è molto simile a quello di squadra nel rugby, tanta passione, sacrificio, sentimento, solidarietà, come dimostra il famoso “Terzo Tempo” che nel rugby si traduce in un momento conviviale tra due squadre che fino a poco prima si erano combattute sul campo.

“Il rugby mi ha stimolato, educato e salvato. Ha creato la giusta e forte impalcatura che oggi sorregge il mio pensare e il mio agire. Anno dopo anno lo schema del gioco è diventato uno schema di vita, e la struttura di una squadra ha iniziato a delinearsi anche nella mia cucina. Un team di fiducia, la mischia, i miei otto uomini, dalle loro mani passa tutto il mio processo creativo; io ed Isabella, i due mediani, con un importante lavoro in prima linea; Isabella, il mio numero 10, mediano di apertura, smista il gioco come nessun altro potrebbe fare. Il miei ragazzi di sala, i miei ¾ veloci, danno ritmo al gioco, finalizzano ed esaltano il nostro lavoro. Nella vita, nel lavoro, in cucina, nulla tiene l’azione di ruck. Niente è più importante del lavoro di squadra. Un assioma imprescindibile”.

Passando alla vera squadra di rugby: “Sarà una squadra composta dai migliori giocatori del Salento per la rinascita rugbistica del Salento. Finalmente per la prima volta una squadra che li rappresenti tutti. Una franchigia”.
“Ho messo in moto in brevissimo tempo l’idea di sferrare un pugno di conoscenza e rispetto verso uno sport incredibilmente educativo nel mio paese, in Salento. Il rugby è nato come un atto rivoluzionario, di corsa verso la rottura di limiti e barriere. Voglio questo per il Salento, una corsa senza sosta oltre tutto”.