Maltempo Gallipoli, il sindaco Minerva spiega la scelta di non chiudere le scuole

“Facciamo chiarezza rendendo noto quanto accaduto in questi due lunghi giorni a Gallipoli.

Partiamo da un presupposto fondamentale: qualsiasi scelta, sarebbe stata, sempre e comunque, soggetta a critiche. Con coraggio e con attenzione ho preso delle decisioni, discutibili sicuramente, ma che ora devono essere ascoltate e, mi auguro, comprese. 

In queste ore, ho sentito e letto di tutto, ma non essendo una persona che ama la polemica, ho lasciato dire e fare con la consapevolezza che in questa città sia molto più facile lamentarsi, inveire, improvvisarsi gli esperti di turno piuttosto che consigliare, comprendere, ragionare insieme sulle soluzioni per il bene della città.

Invece no, cosa è accaduto? Numerosi video del passato spacciati come attuali, allarmismi creati ad hoc per cosa? Per perdere un giorno di scuola? Per festeggiare senza “pensieri” il San Martino? O per il gusto di andare contro?

Facciamo un passo indietro: lunedì sera, dopo un importante confronto con altri Sindaci (ricordo che più della metà dei Sindaci del Salento non hanno chiuso le scuole) di altre città del Salento, dopo aver ascoltato il parere dei maggiori esperti del settore e dopo aver consultato altre Istituzioni ho scelto di non chiudere le scuole nonostante la famigerata allerta meteo (arancione e non rossa).

Ho fatto bene? Può darsi. Si è trattato di una decisione errata? Può darsi. Per questa scelta ho preso tante critiche e tanti elogi e uguale sarebbe stato nel caso contrario. Prendere decisioni a cuor leggero non mi appartiene e tanto ho riflettuto sulla vicenda prima di procedere. 

Ho compreso il punto di vista di alcuni alunni, di diversi genitori e di altre maestre ma io sono tenuto a prendere decisioni difficili prendendo atto di una moltitudine di considerazioni e ,questo, vi prego di comprenderlo. Le mie decisioni guardano alla collettività, con occhio attento e sincero provando ad avere  uno sguardo d’insieme e non mirando ad un’unica categoria o ad un singolo problema.

Partiamo dal presupposto che è facile essere messo alla gogna e “come si fa, si sbaglia”. Non è stata una scelta facile, questo credo sia chiaro.

So solo con certezza che in pochi hanno compreso il mio stato d’animo e le ragioni che vi sono state alla base della scelta. Sarebbe stato molto più semplice lavarsene le mani, chiudere le scuole e far gioire i più piccoli. Scusate se credo nella continuità di un servizio pubblico che per varie ragioni non poteva essere interrotto e se sono sempre pronto, nel bene e nel male, ad assumermi le mie responsabilità.

Quali i motivi?

1. Ricordo che negli anni passati, nei casi in cui si parlava di allerta meteo, sono stato il primo a chiudere le scuole poiché la minaccia di un effettivo pericolo era concreta e che a causa della neve era veramente impossibile raggiungere i luoghi.  In questi giorni, si è parlato di allerta arancione per le precipitazioni, oggi invece di allerta gialla. Lo scorso anno, ma forse la memoria di alcuni è troppo corta, sono state segnalate più di una allerta . Non solo le scuole furono regolarmente aperte, ma non accadde nulla. Ci si può cullare su queste variabili? Assolutamente no, ma gli esperti nel caso attuale avevano dato indicazioni precise sugli orari sfavorevoli e non toccavano in alcun modo gli orari di entrata e di uscita per gli studenti. Così come di fatto è accaduto.

2. Gli istituti scolastici sono sotto la nostra lente di ingrandimento: sono luoghi sicuri come lo sono le case. Qualcuno potrà appellarsi all’ordinanza odierna concernente la chiusura dell’istituto Nautico di Gallipoli che sembra essere una contraddizione con quanto detto sopra. Ecco, vedete, non attiene alla sicurezza dei locali, ma ai danni provocati dalla mareggiata questa notte ed è per questo motivo che l’ordinanza è stata fatta alle prime luci dell’alba.

3. Tra le richieste disperate degli studenti che non volevano andare a scuola si contrapponevano quelli di numerosi genitori che supportavano questa scelta. Al d là della chiusura delle scuole, il resto degli esercizi pubblici e privati hanno continuato a svolgere un servizio regolare: dall’oggi al domani, la scelta della chiusura deve essere ponderata anche in virtù dell’affidamento dei figli. Con chi restano a casa? Non tutti hanno dei nonni a disposizione o la possibilità economica per un servizio di baby-sitting. 

Sottolineare l’incolumità della salute dello staff scolastico non è di certo sbagliato, ma è fondamentale anche sottolineare che tutti gli altri dipendenti pubblici e i professionisti che hanno comunque svolto il loro lavoro lo hanno fatto senza questioni aggiunte. Tutti i lavoratori sono uguali: essendo la scuola un diritto, non si poteva privare la città di ciò. Sugli studenti, la scelta è caduta legittimamente sulle famiglie: ogni genitore è stato libero di far frequentare i propri figli o meno. 

L’allerta meteo non era stata affatto sottovalutata, motivo per cui era stato attivato il coordinamento delle componenti del Servizio nazionale della Protezione civile, tramite attivazione del Centro Operativo Comunale (COC) per far fronte ai piani di emergenza

Al netto di ciò, i danni ad oggi riportati sono i seguenti: nella giornata di ieri la caduta di due pali della luce, tre segnali stradali, il distacco del tetto del mercato settimanale. I danni più gravi invece li abbiamo avuti questa notte e sono stati lo smantellamento degli arredi urbani nella zona cd Giudecca e gli allagamenti sempre in quella zona. Danni ingenti, dovuti alla forza del mare, nel punto più basso di Gallipoli, dove la mareggiata ha invaso le strade . Le scuole non sono state minimamente intaccate da danni per il maltempo.

Sicuramente sarebbe più facile fare il Sindaco leggendo gli umori di Facebook e aumentare così i consensi: ma si sa, i social spesso sono fatti per demolire e non per costruire. La possibilità di esprimere la propria opinione si è trasformata in sentenze, talvolta ingiustificate, da parte di NON esperti, da parte di gente annoiata, da parte di DELUSI/E che hanno pensato bene di andare contro per il principio famoso dell’uva e della volpe. Ai benpensanti voglio sottolineare inoltre che le prove del concorso pubblico rimandate non sono dipese dalle scelte comunali: si è trattato di una valutazione imposta dall’Università del Salento che ha reso indisponibile la sede delle prove(che erano a Lecce e non a Gallipoli). Sarebbe stato, semplicemente, più opportuno leggere la notizia per esserne informati. Invece no, ci limitiamo sempre a fare quella lettura superficiale perché in quel momento è più importante esprimere il proprio dissenso invece che capirne i contenuti.

Questione mercato rionale: confermarlo sarebbe stato legittimo? Le scuole chiuse e il mercato aperto? Un mercato è fatto di bancarelle, tendoni, ombrelloni, piccoli oggetti che sarebbero volati in un batter d’occhio causando danni agli espositori e alla gente attorno. Le scuole sono strutture chiuse e sicure considerati anche gli investimenti fatti negli ultimi anni per renderle tali.

Ad ogni modo, un ringraziamento sentito alla Polizia di Stato e ai Vigili del Fuoco che hanno presidiato la città questa notte. Grazie alla Protezione Civile e alla Polizia Municipale che dopo l importante lavoro svolto ieri, questa mattina hanno organizzato viabilità e chiusura strade e messo in sicurezza la zona colpita dall’inondazione del mare. Alle 5 del mattino ero con loro a presidiare la zona e alle prime luci dell’alba, sono stato inoltre sul cantiere con i responsabili della nettezza urbana per decidere i piani d’intervento di pulizia della città. Dopo un briefing con i dirigenti, siamo già partiti con la pulizia e la messa in sicurezza di tutta la zona colpita per ristabilire il prima possibile la viabilità

Ho già attivato le pratiche per chiedere lo stato di calamità, i privati che hanno subito danni possono fare una segnalazione in modo tale da aiutarci ad aprire una vertenza alla Regione Puglia rispetto ai danni subiti. Per quelli subiti in città, provvederemo quanto prima a risanare le zone colpite. Fortunatamente i nuovi sistemi di drenaggio pluviale della Baia Verde non hanno permesso allagamenti e la situazione è sotto controllo.

Come si evince, la situazione è molto complessa e banalizzarla risulta da sciocchi. Le scelte possono essere criticate o meno, ma vi assicuro che ho sentito tutto il peso della responsabilità che mi sono caricato sulle spalle in questi giorni e che non ho abbassato la guardia in un solo istante. É giusto e comprensibile che una scelta possa essere, agli occhi di uno o dell’altro, giusta o sbagliata e accetto, come sempre ho fatto, le critiche di tutti, ma siate consapevoli che in ogni cosa che faccio ci metto l anima perché amo la mia città più di ogni altra cosa e che, in fondo, siamo gente di mare che non molla mai, motivo per il quale lavorerò incessantemente per ripristinare tutto ciò che è stato distrutto questa notte dal maltempo.”

Il Sindaco di Gallipoli

Stefano Minerva

Gallipoli, 13 novembre 2019