Il Lecce in A, intervista al direttore generale di BPP Mauro Buscicchio: “Una grande opportunità sul territorio nazionale”

La promozione del Lecce in serie A, massima competizione calcistica del nostro Paese, oltre all’incontenibile entusiasmo della tifoseria, ha generato delle importanti opportunità di crescita e sviluppo economico per tutto il territorio salentino. Ne abbiamo parlato con Mauro Buscicchio, direttore generale di Banca Popolare Pugliese, che ha sostenuto e appoggiato il progetto giallorosso.

Grandi soddisfazioni per il territorio grazie allo sport con l’Happy Casa Brindisi e soprattutto con la promozione del Lecce in serie A, quanto possono incidere queste realtà e i loro successi sull’indotto economico della provincia?
Sono dei successi da salutare in maniera positiva non solo in relazione all’evento squisitamente sportivo ma anche perché alle spalle di queste società ci sono una serie di iniziative che coinvolgono l’attività sportiva allargata. Dietro una prima squadra ci sono sempre le seconde squadre, il settore giovanile, tutta un’attività di valorizzazione dello sport, delle professionalità sportive e di valori morali. Quanto più aumenta il livello della competizione, più si allarga anche il loro impegno in queste attività collaterali. La promozione, inoltre, aumenta indubbiamente anche la visibilità del territorio. Essere quotidianamente sulle cronache sportive a certi livelli con una grande diffusione mediatica nazionale non può far altro che rinforzare questa eco che c’è sul territorio. Bisognerà cogliere le occasioni nel modo giusto dando il senso della nostra organizzazione sul territorio a chi verrà a vedere le partite nel Salento, non solo tifosi ma anche partner commerciali e dirigenti delle altre squadre, ma potrebbero esserci anche opportunità di diffusione dei nostri servizi quando le nostre squadre andranno a giocare su altre aree portando con sé la comunicazione del nostro territorio.

Come nasce la collaborazione con L’U.S. Lecce?
Banca Popolare Pugliese già in passato aveva delle collaborazioni con l’U.S. Lecce, con la nascita di questo nuovo gruppo proprietario che ha coinvolto forze locali ci siamo sentiti di poter supportare anche noi questo progetto portando avanti una realtà sportiva con le forze territoriali. Si tratta di una collaborazione che va oltre il contributo pubblicitario, c’è un accordo di cinque anni stipulato due anni fa a prescindere dalla categoria in cui avrebbe militato la squadra, che dà una serie di supporti che possono essere utili alla società stessa. Da due anni mettiamo a disposizione alcune filiali per la vendita degli abbonamenti, consentiamo la rateizzazione degli abbonamenti quando ci sono gruppi familiari che devono sostenere una certa spesa e quest’anno sarà ancora più utile, e poi ancora una serie di servizi. Siamo la banca di riferimento per l’Unione Sportiva per le attività finanziarie e quindi c’è una collaborazione abbastanza intensa.

Continuerete ad investire nello sport oltre al calcio?
Sicuramente sì. Investiamo da sempre anche nelle cosiddette attività sportive minori. Per noi sono sempre degne di attenzione perché si riferiscono al mondo giovanile verso cui abbiamo una particolare sensibilità perché lo sport forma dei valori aiutando i ragazzi a crescere nel modo migliore. Il nostro impegno nello sport ci sarà sempre, con l’U.S. Lecce in particolare e l’Happy Casa Brindisi, un’altra grande realtà sportiva del meridione che è stata una grande rivelazione e una bella scommessa vincente.

Da tifoso, se l’aspettava all’inizio dell’anno questa promozione?
E’ stata inaspettata da un certo punto di vista anche se devo dire che nel gruppo dirigente del Lecce si era consapevoli di aver costruito una buona squadra, quindi si era abbastanza fiduciosi di un campionato tranquillo, ma dopo le prime partite si è cominciato a capire che la squadra poteva dare davvero tanto. Da tifoso, la prima partita a Benevento ha fatto già capire che poteva accadere qualcosa di importante per l’attitudine con cui la squadra era scesa in campo.